Con l’espressione digital detox ci si riferisce letteralmente a un periodo di tempo che si sceglie di passare volontariamente lontano da social media e altri ambienti digitali, evitando l’uso di smartphone, tablet, PC e altri device simili, con l’obiettivo di rivedere e rendere più sano il proprio rapporto con la tecnologia. Ma non sempre si sceglie il detox digitale.
Siamo, infatti, talmente abituati all’uso dei nostri smartphone o pc che controllare lo smartphone è diventata ormai un attività meccanica, al punto che non ci accorgiamo che in un solo giorno possiamo arrivare a controllarlo anche 2500 volte, cosi accade anche con il pc. Anche quando andiamo in vacanza la prima cosa che nettiamo in valigia è il nostro tablet. Quindi sembra sempre che tutto ruoti attorno all’uso dei dispositivi elettronici e non ci rendiamo conto di quanta ansia accumuliamo per l’eccessivo uso di questi strumenti. Se fossimo poco consapevoli di tutto ciò sicuramente staremmo lontani da questi strumenti.
Tutto andrebbe decisamente meglio se ne facessimo un adeguato uso senza eccedere, così in nostro aiuto ecco che si presenta la detox digitale, in qualità di possibile alleato nella nostra disintossicazione. Il primo passo del processo è scuramente quello di allontanarsi da questi dispositivi, per poi avvicinarsene gradualmente, ma soprattutto con consapevolezza, ponendosi dei limiti orari, momenti particolari. Inoltre, è vero che si avere il cellulare pieno di applicazioni per ogni occasione della nostra vita, perché questo può facilitarci la giornata ma allo stesso tempo ci spinge ad essere costantemente collegati. Ll’email, le prescrizioni mediche, gli articoli di giornale, le riunioni, fra le conseguenze post covid l’abuso degli smartphone tablet etc., ha visto un notevole incrementao. Allo stesso tempo sono aumentate le ansie, gli attacchi di panico, i disturbi ossessivo-compulsivi, poiché tra le nostre attività quitidiane e l'abuso degli strumenti elettronici ci viene richiesto un sovraccarico cognitivo che può avere un impatto negativo sulla produttività e sul benessere del lavoro, come ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica.
Il Digital detox è diventata una realtà così comune al punto che vengono fuori dei veri e propri programmi di disintossicazioni, come ad esempio il digital detox hotel: le proposte sono piuttosto varie anche in Italia, si adattano a tutte le tasche e spaziano da baite di montagna, antichi rifugi di eremiti, resort di lusso o eco-resort dove mangiare sano, concedersi tempo per meditazione e mindfulness e riscoprire il piacere di attività manuali, come coltivare la terra.
Un'altra proposta ad esempio è rivolta a chi, per motivi di lavoro, non si può scollegare: l'utilizzo degli assistenti digitali integrati negli smartphone, che aiutano a ricordarsi di alzarsi periodicamente dalla scrivania e fare un po’ di passi o segnalare quando è ora di spegnere il telefono e andare a dormire o se si è rimasti attaccati allo schermo a scrollare il feed di Instagram per troppo tempo.
Allo stesso tempo esistono dei gadget, come la busta di Google, in cui nascondere il cellulare durante le pause dallo smartphone, oppure c'è il detox mandala dei disegni geometrici, raccolti in diversi libri da colorare a tema, che distraggono gli adulti dalla dipendenza degli ambienti digitali.
Josephine B Schmitt 1, Johannes Breuer 2, Tim Wulf 3 Comput Human Behav. 2021 Nov; 124: 106899. Journal list Elsevier Public Health Energency Collection. From cognitive overload to digital detox: Psychological implications of telework during the COVID-19 pandemic